Recensione: L'isola del peccato di Stefania Bernardo
Occhi di ghiaccio. Corpo e anima forgiati da anni sul mare. Un carattere abituato al comando e un matrimonio infelice. L’ammiraglio Ambrose Parker rappresenta tutto ciò da cui Edith Morwell dovrebbe stare lontano. Nata dall’unione tra un marinaio e una schiava, gestisce un laboratorio di oreficeria con il fratello e subisce le umiliazioni di una società che non l’accetta. Un incontro casuale. Un’attrazione latente che li incuriosisce ma che entrambi tengono a bada, divisi da età e ceto sociale. Quando il destino li farà incontrare di nuovo, quel sentimento tornerà a sedurli. Ora però appartengono a due mondi in guerra. Lui è alle Bahamas al seguito dell’amico e governatore Rogers. Lei è l’amante di un pirata, decisa a fuggire dalle regole di una civiltà che detesta. Eppure, la passione divampa senza lasciare loro scampo. Una fiamma che li divora e li tormenta in un gioco crudele. Sullo sfondo di un’isola fondata sul peccato, tra nemici e insidie, duelli e antichi relitti, Ambrose e Edi