La leggenda dell'erede

Jacopo Corsi è un laureando in psicologia. Il suo incontro con Giorgio Viazzi, durante uno stage in una casa di riposo, lo induce a visitare la località di Montisola sul Lago d’Iseo. L’anziano uomo lo ha nominato erede di diverse proprietà sull’Isola, tra cui
un cantiere navale e un terreno al centro di unambizioso e faraonico progetto edilizio.
L’arrivo del ragazzo provoca una piccola rivoluzione, accompagnata da giudizi e supposizioni. Egli non ha esperienza di come si conduce un’azienda che negli
ultimi anni è stata gestita da un valente, quanto egocentrico direttore che non vede di buon occhio la presenza di Jacopo, così come i Della Torre, una coppia di amici di Giorgio che vogliono convincere il
ragazzo a vendere il terreno ricevuto in eredità. Tuttavia, tra le tante persone che si dimostrano poco amichevoli, Jacopo incontrerà Gabriele, capitano di un battello turistico che non nasconderà il suo
interesse verso di lui, spronandolo a prolungare il suo soggiorno per conoscere meglio l’isola che lo ha visto nascere e che è certo potrà riservargli molte piacevoli sorprese.
Una vecchia storia, che si tramanda di generazione in generazione, una presenza impossibile ed arcana, che sembra essere tornata per proteggere l’isola e i suoi
abitanti, e un tenero amore, accompagneranno le avventure di Jacopo sulle acque del lago, dando vita
ad una nuova leggenda.
Ho apprezzato molto l'ambientazione della storia che mi ha riportato alle atmosfere romantiche e fuori dal tempo di Andrea Vitali con la sua Bellano. A ben pensare anche qui si respira aria di mistero anche se di altro genere. Cristiano con delicatezza e maestria ci conduce tra le pieghe di una storia che amalgama sapientemente romance M/M, leggenda, storia e fantastico. Jacopo si trova sui malgrado invischiato in una lotta di potere, subisce la diffidenza della gente e non può fidarsi di altri se non Gabriele che con amore e tenerezza lo accompagna in questa avventura in difesa di un luogo magico che sembra uscito da una fiaba. La fiaba di Montisola ha tutti gli elementi che sono necessari, il buono, il cattivo, l'elemento magico che non si capisce se sia frutto dell'immaginazione del protagonista e l'eroe affiancato da buoni amici che lo aiutano a raggiungere il lieto fine. Ho trovato il romanzo molto dolce, mi è piaciuta la descrizione dei luoghi e la tenerezza con cui l'autore ci porta a conoscere i sentimenti dei protagonisti, ancora una volta la penna delicata di Cristiano non mi ha deluso.

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