Recensione: Neo di LunAlissa
Titolo: Neo
Autore: LunAlissa
Leah Johnson è una giovane traduttrice che vive a San Francisco. Potrebbe sembrare una ragazza normale se non fosse per il suo essere chiusa e taciturna e per lo strano neo nell’iride dell’occhio sinistro.
Quella che a prima vista sembrerebbe una peculiarità curiosa nasconde in verità un terribile segreto e una capacità sensoriale di cui Leah non parla mai.
Nonostante i suoi sforzi per isolarsi dal mondo, un nuovo progetto editoriale la porta a lavorare a stretto contatto con Eli Brooks, un ragazzo intelligente e dalle spiccate qualità. Questa vicinanza porterà Leah a scelte difficili.
In una lotta contro un destino ineluttabile, cuore e ragione si scontreranno, portando Leah a fare i conti con il suo segreto e l’origine del suo strano e inquietante potere.
Estratto:
Il primo bacio non era per niente come nei film o nei mille libri che aveva letto. Non vi erano piedi che si sollevano nell’aria, fuochi d’artificio interni o concerti di violino. Era molto meglio: perfetto nella sua semplicità.
Questo romanzo è stata una piacevole scoperta che mi suscitato emozioni contrastanti, io stessa mi sono spesso domandata come mi sarei comportata nel caso avessi avuto il dono di Lea e mi sono immedesimata totalmente nei suoi comportamenti e nelle sue sensazioni.
È un romance con un pizzico di paranormale complimenti all'autrice per aver affrontato con delicatezza temi importanti come la morte e il suicidio.
Ognuno di noi credo abbia paura di un momento che è inevitabile, soprattutto quello che riguarda chi amiamo.Forse la scrittrice ha scritto questa storia per esorcizzare un tema presente in ogni esistenza ma a cui cerchiamo di non pensare.
Ho apprezzato molto il personaggio di Eli soprattutto all'inizio, ho percepito tutto il suo dolore e la sua frustrazione nell'accettare un destino che nessuno può cambiare. Ciò che gli accade mi ha totalmente spiazzato, lasciandomi non lo nego un po' di amaro in bocca ma forse è ciò che permetterà a Luna di dare vita al secondo libro della Dialogia. Mi è piaciuto che l'amore e la passione siano raccontati come due strumenti che possono accompagnare le persone dolcemente incontro alla morte che deve essere accettata e non può essere evitata. I due protagonisti infatti si amano profondamente condividendo anche le più profonde paure alimentate dal "dono" che nessuno vorrebbe avere. Mi sarebbe piaciuto conoscere maggiormente Eli, i suoi pensieri, la sua storia ma questo è il romanzo di Leah e non vedo l'ora di scoprire cosa accadrà in Oriente e se finalmente troverà una risposta a tutte le sue domande riuscendo a convivere pacificamente con il suo potere che in precedenza la costringeva ad allontanarsi da tutti per evitare di soffrire.
Le filosofie orientali hanno, si sa un rapporto diverso con la morte e, mio parere personale, dovremmo forse imparare qualcosa da questo modo di pensare soprattutto per stare meglio con noi stessi.
Complimenti all'esordiente svizzera aspetto con ansia il secondo capitolo
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