Recensione: I really want you di Abbye J Leen

 ultimi anni, per Cesare, sono stati colmi di dolore: Ombretta ha lasciato un segno indelebile nel suo animo. Non importa quanto il tempo scorra veloce, inesorabile, la sua mente evoca ancora quelle terribili immagini e nel suo cuore l’unica cosa ad avere messo radici, ormai, è la consapevolezza di non riuscire più a innamorarsi. Il suo lavoro lo aiuta molto però, da quando è un fotografo affermato è costretto a viaggiare parecchio, tra natura selvaggia, posti di mare indimenticabili e magici. È così che la serenità torna pian piano a fare parte della sua vita, stringendo in mano la sua reflex e focalizzando il suo obiettivo, fin quando un paio di occhi azzurri, profondi e tormentati come il mare in tempesta, non incroceranno il suo sguardo.

Amelia è una ragazza dolce e fragile. Combatte da sempre contro il suo sentirsi inadatta, poco attraente. La professione della madre la porta ad avere a che fare con modelle e modelli bellissimi e, secondo lei, irraggiungibili. Dopo avere passato un periodo di tempo in una clinica, Amelia torna ad amarsi. Si sente più a suo agio nel suo corpo non del tutto longilineo. Ci sono demoni, tuttavia, che non smettono di tormentarci e Amelia lo sa bene. Lo capisce ancora di più quando le iridi verdi di uno splendido fotografo si posano su di lei e con loro l’obiettivo della sua macchina fotografica.

Se c’è una cosa che Cesare desidera più di ogni altra è proprio questa: fotografare Amelia e far sì che la sua bellezza rimanga impressa indelebilmente nei suoi scatti. Tra i due c’è una forte attrazione fisica, un sentimento che per motivi diversi vogliono combattere a tutti i costi, almeno fin quando entrambi non si lasceranno andare alla passione. Un’alchimia che non si affievolirà ma esploderà sempre più.

Sono molti gli ostacoli che dovranno superare: il passato e le cicatrici che si portano dentro sono i più grossi da cancellare.

Riusciranno a distruggerli o il dolore e l’inadeguatezza avranno la meglio sul loro amore?


Questo è un libro importante, uno di quelli che ti fa scandagliare tutte le emozioni dell'animo umano, dolore, non accettazione, amore, passione, rifiuto, paura. Entrambi i protagonisti hanno toccato il fondo, il viaggio nel proprio inferno personale ha lasciato in entrambi cicatrici profondissime che non si rimargineranno facilmente. Ho empatizzato subito con Amelia forse perché ho condiviso con lei il senso di inadeguatezza, il suo non sentirsi degna di amore, e di vedersi sempre meno rispetto agli altri e ho compreso totalmente il suo bisogno di sfogarsi con il cibo. Ho apprezzato come l'autrice abbia affrontato un argomento difficile, con la giusta delicatezza senza essere morbosa.  La vita mi ha portato anche a comprendere Cesare, le sue paure, il suo essere attaccato al passato, la paura di essere felice e di tradire un amore importante ma che non potrà mai tornare, ho sofferto con lui ma lo ho anche odiato soprattutto in due passi del romanzo… Aveva la felicità ad un passo ed ogni volta la allontanava, ho anche temuto che non ci sarebbe stato il lieto fine, Abbye è riuscita magistralmente a tenermi incollata alle pagine, capitolo dopo capitolo pensavo cosa deve succedere ancora? Forse è vero che prima di poter essere felici bisogna fare pace con se stessi.

 Le scene hot sono piene di dolcezza e passione, con tenerezza Cesare aiuta Amelia a sentirsi amata. Mi sono piaciute le famiglie e gli amici dei protagonisti, soprattutto quelli di Cesare che pur avendo conosciuto Ombretta lo spronano ad aprire di nuovo il suo cuore e a darsi una possibilità. Ho apprezzato i genitori di Amelia, la madre che le sta accanto e la sprona a vivere e rischiare, il padre un po' più in disparte ma che non smette di amarla ed appoggiarla.

La piccola Asha è fantastica e tenerissima

Le ambientazioni e le descrizioni sono fantastiche mi è sembrato di essere sull'isola, nella pasticceria del papà di Amelia e a Londra.

Consiglio questo romanzo a chi vuole leggere una storia di rinascita e d'amore.


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