Recensione: Sogni di Sabbia di Stefania De Prai Sidoretti

1911: Sogni di gloria portano Giosuè in Libia.
Ma cosa può esserci di eroico nella guerra, quando è fatta solo di soprusi e di sangue?

Sogni di speranza infiammano il cuore di Ester: un domani lontano dalla miseria, insieme al soldato che le ha offerto baci e promesse.

Sogni di sabbia animano il deserto, dove si svolge un pericoloso gioco di spie, fatto di identità segrete e alleanze inaspettate.

Il dolore separa Ester e Giosuè, il destino li riunisce in un turbinio di avventure e passione.
Perché l'amore è un sentimento inarrestabile, capace di fiorire anche fra le dune.
Oggi vi parlo di questo romanzo storico con un tocco d'amore e suspence. Un amore che nasce prima dall' odio e dalla paura per poi trasformarsi in un sentimento profondo. Ringrazio l'autrice per avermi trasportato in una epoca che non conoscevo a fondo se non per averla studiata sui libri di scuola. Mi sono innamorata di Giosuè, del suo carattere deciso ma sempre ottimista, che dire di Ester una vera donna che nonostante il periodo storico in cui si svolge la storia è molto moderna e si comporta da vera donna innamorata senza sottomettersi al marito. Mi sono piaciuti molto anche i commilitoni del nostro protagonista che si sono rivelati soprattutto amici. La conclusione della storia ha regalato quel pizzico di mistero che non guasta mai. La scrittura è fluida, mi ha fatto conoscere tradizioni e culture che non conoscevo anche se ammetto che le interessanti spiegazioni storiche in qualche punto hanno rallentato la lettura comunque godibilissima e consigliata.

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