Recensione: La perla del corsaro di Barbara Scotto

Romance storico
Oceano Atlantico, 1795
Perla O’Donnell è da sempre attratta dal mare; sogna una vita senza vincoli e l’amore profondo, ma dubita che le due cose possano coincidere. Persuasa dalle promesse del capitano Bryce Maguire, ne accetta il corteggiamento e si imbarca sulla London Star per un viaggio Oltreoceano insieme a lui.
Lo Spettro, famigerato pirata al comando della Moonstone, è animato da un solo proposito: la vendetta.
Questa gli si offre quando, abbordato il vascello del nemico, si trova dinanzi alla sua fidanzata.
Perla diventa una pedina nel gioco dei due avversari, ma non sempre la verità risiede in ciò che appare e, per poter salvare se stessa e la sua famiglia, dovrà decidere da che parte schierarsi.

«Dovevi essere la mia arma di vendetta, invece sei diventata la mia redenzione
Difficilmente leggo romance storici ma Barbara Scotto mi ha rapito dopo poche pagine dove nulla è come sembra o come dovrebbe essere, mi sono ritrovata a viaggiare con Perla e la sua famiglia su antichi velieri britannici. Lo stile incalzante mi ha rapita, non riuscivi a smettere di leggere. La ragazza indomita che ascoltava ammirata le avventure dei pirati, suo malgrado (o forse no?) ne diventa protagonista, da ostaggio si trasforma in donna innamorata e passionale di Martin/lo Spettro. Le scene passionali se consideriamo l'epoca in cui è ambientato il romanzo sono dolci e ben incastonate nella narrazione.Mi è piaciuta molto la caratterizzazione dei personaggi, seguire il loro sviluppo lungo tutta la storia. La ciurma prima ostile alla ragazza, arriva a proteggerla fino a farsi guidare da lei stessa, mi sono piaciute le scaramucce tra il bel pirata e la nostra giovane, il loro scoprirsi innamorati tra mille dubbi e difficoltà dovute anche alla apparentemente diversa estrazione sociale. Martin è un personaggio dolcissimo che a causa del suo passato sente la mancanza di una famiglia e la trova nel suo strampalato equipaggio, per ogni membro darebbe la vita e viceversa. Quando si innamora della ragazza, rapita inizialmente per fare uno sgarbo, da usare come arma di vendetta, la situazione si capovolge, la fanciulla viene rispettata, la sostiene nei momenti difficili fino a pensare di sacrificarsi per il suo bene.Il nucleo di Perla è più tradizionale ma allo stesso tempo moderno, le sorelle la sostengono e il cognato/tutore la protegge, nonostante non ne condivida spesso le scelte. Ho tenuto il fiato sospeso nel seguire le loro avventure rocambolesche e pagina dopo pagina mi chiedevo "cosa altro succederà a questi due scapestrati?Le descrizioni dei luoghi e delle ambientazioni è dettagliata, più di una volta mi sono vista sul veliero e sull'isola deserta, ho sbirciato nel baule della moglie del pirata quando ha deciso di trasformarsi in una donna di mare. Perla e Martin dopo avventure rocambolesche hanno trovato il loro lieto fine ma ci sono altri aspetti da chiarire e misteri da svelare che non vedo l'ora di leggere nella prossima storia.

Commenti

Post popolari in questo blog

Recensione: La stagione dei grandi amori di Lorenzo Zucchi e Gaia Valeria Patierno

Segnalazione: I sentieri dell'immaginazione di Annarita Guarnieri

L'angolo delle interviste: Lorenzo Zucchi autore di La stagione dei grandi amori