Recensione: Un graffio al cuore di Daniela Carboni

Violet Chapman è una giovane studentessa universitaria che, segnata nel volto tanto quanto nello spirito dopo una brutta aggressione, si guadagna da vivere posando per i giovani artisti dell’Accademia d’arte. Un giorno, l’affermato scultore Stephan Miller, da anni in crisi di ispirazione, incrocia il suo sguardo: lei ancora non lo sa, ma quell’attimo fugace segnerà il destino di entrambi.


Il viso di lui è liscio, perfetto, privo di imperfezioni, ma dentro il petto, proprio all’altezza del cuore, si nasconde una cicatrice che, a causa di una tragedia avvenuta nel suo passato, pulsa ancora come il primo giorno. Alla vista della ragazza, la creatività dell’uomo si ridesta, pretendendola per sé, come modella per la prossima opera. Qualcosa di accende nei loro cuori: le insicurezze di Violet scemano, e Stephan comincia ad aprirsi di nuovo all’amore. Quando finalmente i due riescono ad ammettere i propri sentimenti, una presenza dal passato ritorna, a reclamare il posto che le spetta di diritto. Riuscirà l’amore a vincere il senso di colpa? Riusciranno, Violet e Stephan, ad avere la meglio contro un destino avverso?



Un artista che si innamora della sua musa, scontato?Forse, ma questo romanzo è molto di più, l’autrice ci racconta il tormento di due anime messe a prova dalla vita. Da una parte il famoso scultore incatenato dai sensi di colpa che non può amare, dall' altra una giovane ragazza fragile ma forte che si trova a fare i conti con il suo aspetto deturpato che le impedisce di credere di poter essere amata. Per Violet è un colpo di fulmine che crede di non meritare, per Stephan un sentimento travolgente che cerca di contrastare sublimando il sentimento nella creazione di una scultura ma il sentimento e la passione sono più forti di qualsiasi cosa,  uno scultore modella la creta, tocca e attraverso il contatto con la sua musa anche forzando un po' la mano è riuscito a liberarla dalle catene dei pregiudizi della mente e a farla sentire una donna desiderabile, a mio avviso questa è la peculiarità più bella ed importante del romanzo.Ho apprezzato la scrittura fluida ed incisiva di Daniela che ha caratterizzato molto bene gli aspetti spigolosi dei personaggi, l’essere subdolo di Ellen e il modo di essere di Sophia che fortunatamente poi si è evoluto positivamente permettendo ai due protagonisti di vivere la loro storia; il romanticismo e la passione sono ben bilanciati, il graffio al cuore si rifà a mio parere, alla cicatrice che Violet porta sul viso, mi sarebbe piaciuto leggere come si evolverà la storia dei due amanti, il finale mi è parso un po' affrettato e mi ha lasciato l’amaro in bocca, sicuramente leggerò la storia di Sophia che è stata la chiave di svolta della storia e magari troverò qualche notizia di Violet e Stephan


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