Vi invito in salotto: quattro chiacchiere con Salvatore Claudio D'Ambrosio
Ho 37 anni sono un consulente bancario di un primario gruppo nazionale. Sposato con Sara, abbiamo tre figli: Elisabetta, Umberto e Susanna. Amo scrivere nel poco tempo libero che mi lasciano i figli e prendo appunti su fogli di carta e post-it che puntualmente perde.
Come mai hai deciso di scrivere racconti?
Io adoro Raymond Carver e il suo modo di raccontare storie normali e ordinarie in modo meraviglioso. Leggendo tanti suoi libri ho deciso a un certo punto di provare a scrivere anche io racconti.
Hai un luogo dove scrivi, hai dei rituali?
Magari ne avessi. Mi aiuta e non poco il telefono, che uso come se fosse un taccuino. Scrivo poco, anche perché con tre bimbi piccoli il tempo per me è molto poco. Rituali non ne ho. Scrivo tutto, anche un appunto, una frase, in attesa di aver tempo e modo per poter creare qualcosa.
Come nascono i tuoi racconti, li scrivi tutti insieme o in tempi diversi?
Ho iniziato a scrivere tre anni fa alcune idee. Piano piano ho sviscerato le idee e le ho scritte al meglio. Alcuni racconti sono nati quasi in sequenza, altri da soli, magari prendendo ispirazione da un episodio di cronaca o riprendendo appunti presi molto tempo prima.
Quali sono i tuoi personaggi preferiti, perché? quelli più odiati?
Amo tutti i personaggi dei miei racconti, non ne odio nessuno. Forse quello a cui sono più legato è Robertino, un tossicodipendente. Il suo racconto è quello più intenso in assoluto.
Quali sono i tuoi scrittori preferiti?
Carver, Palahniuk, King, Baricco e Zadie Smith.
Hai pubblicato su Amazon, perché questa scelta?
Io ho pubblicato i primi due libri con una piccola casa editrice. Quando iniziai a pensare a questa raccolta di racconti sin da subito avevo chiaro di andare in self, un po' perché era un'esperienza che volevo provare, un po' perché mi poteva permettere di seguire tutti gli aspetti della lavorazione, dal titolo sino all'ultima correzione di bozza, fatta assieme a professionisti. Ho potuto vedere tutto ciò che è la filiera creativa da un libro ed è stata un'esperienza molto utile e stimolante per me.
A chi consiglieresti il tuo libro?
A tutti coloro che amano racconti, ma anche a chi preferisce leggere tante storie senza la paura di lasciare il libro per un po' e perdere il filo conduttore, perché ogni storia è autoconclusiva.
Perché un lettore dovrebbe leggerlo?
Perché si parla di tanti aspetti della nostra società che spesso ignoriamo, senza usare un tono giudicante. È come vedere venticinque fotografie.
Qual'e' il tuo romanzo preferito?
"Un'altra notte di cazzate in questo schifo di città" di Nick Flynn.
In quale altro genere ti cimenteresti?
La narrativa generale. Ma mai mettere limiti.
Quale invece non scriveresti mai?
La letteratura erotica. Non è proprio nelle mie corde.
Tuoi prossimi progetti
Il mio libro "lungo", la storia di una studentessa universitaria che tenta il suicidio, sta facendo editing. Quando finirò capirò come pubblicarlo. A maggio il mio primo libro, "Ho ancora gli occhi da cerbiatto" uscirà in self. Anche quello sta facendo editing, e sarà anche ampliato.
Il tuo colore preferito
Il verde
Il tuo piatto preferito
La pizza, da buon napoletano.
Cantante preferito
Su tutti direi Enzo Jannacci
segno zodiacale?
Acquario
Hobby
Leggere e viaggiare
Un difetto
Sono permaloso
Un pregio
La capacità di adattarmi alle situazioni nuove
Preferisci leggere in ebook o cartaceo?
Per me è indifferente. Amo leggere in qualsiasi modo accada.
Ti è mai capitato di abbandonare la lettura di un libro o lo finisci nonostante tutto?
Mai capitato a dire il vero.
Di quale libro famoso vorresti essere la protagonista?
Arthur Dent di "Guida galattica per autostoppisti"
Cosa avresti fatto se non lo scrittore?
Il lettore a tempo pieno
Tre oggetti che porteresti su un'isola deserta
Un libro, un pallone e una chitarra
IL LiBRO
Cosa succede all'essere umano in certe situazioni? Quali sono i sentimenti che si provano davanti a certe esperienze? Venticinque racconti, venticinque fotografie che raccontano l'atteggiamento che alcune persone hanno provato davanti a situazioni di sofferenza e di dolore, senza avere la paura di mettersi a nudo e mostrarsi nelle loro debolezze e nelle loro fragilità. Uno sguardo delicato sul mondo è la prima raccolta di racconti di Salvatore Claudio D'Ambrosio.
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