In salotto con Luisa Golo tra cavalieri e regine, lupie brughiere ghiacciate

Grazie  Luisa per aver scelto il mio  blog per promuovere LE SCOGLIERE DI BAILE 

Raccontaci un po' di te
Vivo a Legnago (VR), sposata e madre di tre figli. Lavoro come parrucchiera da moltissimo tempo e scrivo da sempre. Il mio primo romanzo è uscito esattamente ventidue anni fa.

Hai un luogo dove scrivi?
Scrivo in camera da letto, al computer. Preferirei farlo a penna ma poi diventa tutto molto più difficile, copiare, correggere, così mi sono adeguata. Devo essere sola e in silenzio. Le mie clienti dicono che ascolto meglio le “voci”di chi mi racconta le proprie storie.

Com'è nato il romanzo?
Le scogliere di Baile nasce con un altro titolo e una storia completamente diversa o quasi, scritta a due mani con l’autore Guido Cornia. Quando l’abbiamo presentato ai nostri editori, abbiamo avuto un tiepido entusiasmo, forse perché l’impatto emotivo era decisamente meno d’effetto dei miei libri precedenti, perciò l’ho rielaborato e riscritto quasi completamente. Guido è stato d’accordo. Ora, il romanzo, rispecchia il mio personale modo di raccontare le storie.

Mi racconti la copertina?
La grafica di copertina è stata scelta da Fabio Pedrazzi, il mio editore. Rappresenta Anya, la protagonista del libro con la sua fedele lupa.

I personaggi più amati e quelli più odiati
Il romanzo è scritto in modo particolare, ogni personaggio è protagonista in quanto racconta. Sicuramente amo Anya e i suoi alfieri, Galahad e Desmond, il primo è nipote del raccoglitore di memorie, il secondo è figlio del cartaio, nel periodo storico dove viene “vissuta” la trama, scrivere e fornire l’elemento essenziale in cui farlo diventa vitale. Odiare è un sentimento molto forte. Difficilmente riesco ad odiare un personaggio da me creato. Diciamo che il vescovo Octavius, la regina Margot e il re consorte si faranno certamente odiare dai lettori.

I tuoi scrittori preferiti 
Di scrittori preferiti ne ho molti, spazio da Dan Brown a Stephenie Meyer, Wilbur Smith a Licia Troisi.

A chi consiglieresi il tuo romanzo?
Il mio libro è adatto a chi piace immergersi in una storia fantasy ma non troppo. Se amate storie di cavalieri e regine, di lupi e brughiere ghiacciate, se avete i miei stessi dubbi su religione e profano, questo romanzo fa per voi.

Il mio romanzo preferito in assoluto? Qualche mese fa ti avrei detto IL SIGNORE DEGLI ANELLI o INFERNO. Oggi forse ti direi SINDROME di Rokia.

Un altro genere che scriveresti 
Il mio altro genere e forse quello a cui torno sempre, è il romance.

Un genere che non scriveresti mai
Non scriverei mai un horror. Mi mette ansia leggerli, figuriamoci, e non scriverei mai una storia erotica fine a sé stessa. Mi spiego meglio. Nei miei romance ci sono scene erotiche abbastanza esplicite eppure non sarei in grado di gestire una trama dove le scene hot sono l’antipasto, la portata principale e il dessert. Sono una sentimentale. Vengo dal mondo di Liala, per intenderci.

Futuri progetti 
In cantiere c’è il seguito della collana romance di LA RAGAZZA CHE SCRIVEVA ROMANZI D’AMORE. Nata circa quattro anni fa. Racconta la storia d’amore di Emma e Lorenzo che si dipana in cinque libri e in ogni romanzo c’è una storia autoconclusiva. SARAH, CICATRICI, EMMA, IL MIO MIGLIORE AMICO, LA CASA DEI RICORDI

Colore preferito 
 Amo il bianco e il nero, le mezze misure non fanno per me. 

Cosa ti piace mangiare 
Adoro la pasta al forno e la pizza.

Cantante preferito
Il mio cantante preferito è Eros Ramazzotti ma andrei sicuramente al concerto di Irama e Ultimo.

Segno zodiacale 
Sono della Vergine, ascendente Toro. Lo ribadisco: una contraddizione.

Hobby 
Il mio hobby preferito è la lettura. Vorrei avere dei giorni di perfetta solitudine e silenzio per poterlo fare senza essere interrotta. 

Un difetto e un pregio 
Il mio maggior difetto? Sono permalosa. Ne ho anche altri ma mi dilungherei troppo. Pregio? Ho il cuore grande. Dentro ci sta un sacco di gente, anche se ho imparato a chiuderne fuori un po’. Da noi c’è un detto, chi è troppo buono viene scambiato per …

Cartaceo o digitale?
Leggo cartaceo. Sempre. Quando devo rileggere quanto ho scritto o iniziare con la mia editor le correzioni devo armarmi di pazienza. Questa mattina ho fatto un giro in libreria e ho comprato quattro libri. Un giorno riuscirò a leggerli tutti prima di comprarne ancora.

Finisci un libro a prescindere?
Anni fa finivo sempre un libro iniziato, a prescindere. Oggi no. Ho poco tempo e voglio impiegarlo per fare qualcosa che mi piace. Leggere un testo che non mi coinvolge emotivamente è tempo perso.

Di quale libro vorresti essere la protagonista?
Vorrei essere la protagonista della mia collana romance, Emma. Coloro che l’hanno letta sono certe che c’è molto di me in lei. Non è famoso ma lo diventerà, un giorno. Ne sono sicura.

Cosa avresti fatto se non la scrittrice?
Io sono una scrittrice, non potrei essere niente altro. Sono diventata parrucchiera per trovare il mio spazio nel mondo, mantenere me e la mia famiglia. Mi piace il mio lavoro e il rapporto che ho saputo creare con le mie clienti. Il mio salone è casa. Ma scrivere mi rende una persona migliore.

Cosa porteresti su una isola deserta?
Su un’isola deserta non potrei vivere. Ho bisogno della mia famiglia, dei miei due cani, Minnie e Penny, dei miei gatti … Forse per un breve periodo e porterei con me carta, penna per scrivere e una maglia rosa di mia madre. È mancata due anni e mezzo fa ed è un vuoto che non riesco a colmare.

Dove trovare i tuoi libri?
Le scogliere di Baile, come d’altronde tutti gli altri romanzi pubblicati, li potete trovare su Amazon 

IL LIBRO 
Non ho memoria di ciò che è stato. So chi sono ora. È quello che mi basta sapere. Sotto i miei piedi dai leggeri calzari, scricchiola piano la neve caduta il giorno prima. Un rumore che assorda le mie orecchie, nel silenzio del mattino.
Odo suoni che nessuno sente, percepisco il respiro degli animali che ancora riposano nelle loro tane, aspettando una primavera che tarda a venire. Il freddo accarezza la mia pelle senza ferirmi. Annuso l’odore acre di un pasto crudele. In quel lembo di terra abbandonato dalla dea, vivono animali feroci. Quel pensiero mi sfiora e si allontana allo stesso momento.
Ci sono creature più feroci dalle quali devo nascondermi. Il mio nome è Anya o almeno è così che mi chiamava la donna che mi ha cresciuta. Poi ho avuto altri nomi cui non diedi peso fino a quando qualcuno vide ciò che so fare. Ci sono cose che fanno paura. Io sono una di quelle cose.

Commenti

Post popolari in questo blog

In salotto con il poeta Domenico Barillaro, l'arte che sfiora l'uomo

Vi invito in salotto: quattro chiacchiere con Priscilla

Recensione: Il mio love bomber di Priscilla Potter